Inclusione sociale

Abbiamo lanciato e condotto da vari anni la scuola di inclusione sociale, per favorire l’integrazione dei migranti nella società italiana. Siamo vicini a quanti fuggono da situazioni di crisi o guerra, e vogliamo dimostrare che la società italiana è aperta ad accogliere migranti e richiedenti asilo. La Scuola, organizzata insieme alla Chiesa Evangelica Valdese e ad altre realtà del mondo dell’associazionismo, ha fornito negli anni assistenza e formazione ai migranti in arrivo a Firenze. Sono stati organizzati corsi di lingua, di educazione civica e formazione professionale in vari settori.

La nostra attività non si ferma qui: vogliamo dare un contributo all’accoglienza dei migranti a beneficio non solo di questi ultimi, ma anche delle comunità italiane di accoglienza. Favorire l’integrazione dei migranti sul territorio è infatti un’attività che contribuisce alla crescita di una società equilibrata ed equa. Uno degli obiettivi è quello di evitare che i migranti, fuori dal loro contesto e privi di mezzi di sostentamento, finiscano per alimentare la criminalità, organizzata e non, presente sul territorio.

Con il passaggio dal “Gomitolo perduto” al “Gomitolo – associazione per la legalità”, si è inteso rilanciare questa attività. Abbiamo cambiato lo Statuto per inserire espressamente l’inclusione sociale fra le nostre finalità statutarie e abbiamo in programma di realizzare nel 2026 un progetto dedicato in special modo ai giovani migranti minorenni, comunemente denominati “minori stranieri non accompagnati” (MSNA). Si tratta del Progetto “Nuovi Cittadini”, che abbiamo elaborato insieme al prestigioso Migration Policy Center dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze ed altre associazioni del territorio.

Il progetto si propone di perseguire le finalità della legge 47/2017 (legge Zampa) che, come noto, è stata concepita come una risposta organica e sistematica al fenomeno migratorio dei minori, con l’obiettivo primario di rafforzare gli strumenti di protezione e di assicurare una maggiore uniformità nell’applicazione delle norme su tutto il territorio nazionale. Quella dei MSNA è una sottocategoria di migranti particolarmente fragile, che annovera da una parte giovanissimi che abbandonano le loro terre di origine spinti da situazioni non solo sociali, ma anche familiari, particolarmente difficili; dall’altra, si tratta spesso di giovani che pretendono di essere minorenni senza esserlo e che possono con facilità essere intercettati da organizzazioni criminali per alimentare i circuiti della criminalità organizzata presenti sul territorio.

L’accoglienza di minori stranieri assume una notevole urgenza a livello nazionale. Al 31 dicembre 2024, i MSNA censiti in Italia ammontavano a 18.625. I dati rivelano che la stragrande maggioranza di questi minori è di genere maschile (88,4%) e si concentra nella fascia d’età prossima alla maggiore età, con il 77,8% dei minori che ha 16 o 17 anni. Le principali nazionalità di provenienza sono Egitto (20,4%), Ucraina (18,8%), Gambia (11,7%), Tunisia (9,6%) e Guinea (8,1%). La notevole incidenza dei minori ucraini è una variabile recente, significativamente influenzata dal conflitto nel loro Paese, e mostra che la loro presenza è in gran parte dovuta all’accoglienza da parte di soggetti privati piuttosto che al sistema pubblico.

In questo contesto generale, il caso di Firenze e della Toscana rappresenta un’area particolarmente problematica. La Toscana è di recente diventata regione di sbarco dei migranti, a seguito della decisione del governo di non limitare tali operazioni alle regioni di sud. Il territorio è al momento ancora poco preparato per gestire con efficacia tali flussi migratori, in un contesto nazionale in cui le risorse dedicate all’accoglienza di migranti vengono sistematicamente tagliate. A Firenze è presente una comunità variabile fra i 350 e i 450 MSNA all’interno dei percorsi ordinari di accoglienza. Tale numero è in aumento a seguito anche degli ultimi sbarchi avvenuti nel mese di settembre.

Il progetto “Nuovi Cittadini” intende contribuire a queste politiche con tre obiettivi specifici:

  • favorire la socializzazione di MSNA con ragazzi italiani della stessa età insegnando la lingua italiana e facilitando il loro inserimento nel tessuto sociale cittadino. Così facendo, si sviluppa anche l’accettazione da parte dei giovani italiani del “diverso” e li si incentiva ad apprezzare il valore del multiculturalismo;
  • facilitare la comprensione da parte dei MSNA dei valori fondanti della società italiana in maniera non didascalica e paternalistica, ma tramite un dialogo “facilitato” da mediatori, la frequentazione di corsi professionali e attività sportive, nonché l’interazione con studenti italiani coetanei. Si prevede il perseguimento dell’obiettivo nella fase centrale preponderante della durata progetto;
  • facilitare l’inserimento dei MSNA nel mondo del lavoro e nella società tramite il sostegno nelle relazioni con la Pubblica Amministrazione italiana.