Cultura della legalità

E’ il cuore della nostra attività, perché riteniamo che occorra sviluppare il senso civico dei cittadini, combattendo l’indifferenza che regna sovrana, eliminando, per quanto possibile, quelle sacche di resistenza alle regole della civile convivenza che ancora caratterizzano certi territori.

Intendiamo procedere con queste attività principali:

A. Organizzazione di un Festival della Legalità. La prima edizione risale al 2016 e siamo giunti nel 2025 alla nona edizione. Con il Festival intendiamo dare il nostro contributo alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi dell’antimafia. Negli anni, sono stati invitati personaggi di spicco in questo settore, che hanno dialogato col il pubblico formato da cittadini adulti e tanti studenti. (hiperlink a sezione successiva)

B. Progetto “Topolino della legalità”. Abbiamo ottenuto un’erogazione liberale da Poste Italiane per questo progetto che consiste nell’acquisto di un veicolo elettrico e di un grande quantitativo di libri sul civismo (libri sulle mafie, sulla Costituzione, su Falcone Borsellino, sull’antimafia in generale, libri in inglese o arabo per migranti, documenti sui principi dell’integrazione europea ecc.). L’attività consisterà nella distribuzione di questo materiale per portare questo massaggio presso le scuole, le località colpite dal fenomeno mafioso e nei luoghi di maggiore sfruttamento di migranti.

Questo veicolo (si intende acquistare una Fiat Topolino che verrà “brandizzata” come “Topolino della Legalità”) sarà usato per:

  1. Visite presso le scuole del territorio toscano per incontrare gli studenti, parlare di legalità e valori costituzionali e distribuire gratuitamente i libri sul civismo.
  2. Organizzazione di eventi e conferenze sul tema dell’antimafia.
  3. Mobilità urbana nel quadro del progetto di assistenza a minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio (ved. punto successivo).

C. Organizzazione di incontri, dibattiti e presentazione di libri su criminalità organizzata, immigrazione, violenza di genere, bullismo giovanile, beni confiscati alle mafie, detenzione carceraria.